Ingredienti:
- 120 g di farina per dolci (00)
- 200 g di zucchero granulare
- 4 g di sale
- 360 g bianco d’uovo
- 4 g cremor tartaro
- 4 g aroma di vaniglia e/o 2 g aroma di mandorla
Prima di iniziare:
- Lavatevi le mani accuratamente e sciacquatele abbondantemente;
- lavate accuratamente tutti gli utensili e le ciotole utilizzate per montare gli albumi;
- separate i tuorli dagli albumi con attenzione per evitare che trace di tuorlo possano rimanere mescolate agli albumi. Le uova fresche si separano più facilmente, però montano con più difficoltà.
Procedimento:
Setacciate tutti gli ingredienti in polvere per eliminare i grumi e renderli più areati.
Per ottenere una schiuma stabile è consigliabile utilizzare un contenitore di rame perché una delle proteine dell’albume forma un complesso con il rame che stabilizza la schiuma. Infatti la presenza di rame elimina i legami più forti che le proteine possono formare tra loro e la struttura non collassa. In alternativa al rame va bene un contenitore d’argento, di acciaio o di vetro con l’aggiunta di un pizzico di polvere di rame. Il ferro e l’alluminio sono da evitare perché colorano la neve degli albumi.
Montate lentamente gli albumi finché non si forma la prima schiuma, aggiungete il cremor tartaro e continuate a sbattere.
Quando si cominciano a formare i picchi morbidi aggiungete lo zucchero un cucchiaio alla volta continuando a montare, aumentando progressivamente la velocità, finché non si formano dei picchi rigidi.
Incorporate molto delicatamente l’aroma di vaniglia e/o di mandorle (attenzione: non utilizzate aromi liquidi perché spesso sono disciolte in una sostanza oliosa che distrugge la schiuma).
Setacciate il sale con la farina.
Aggiungete la farina lentamente, un cucchiaio alla volta, e incorporate lentamente con un movimento dal basso verso l’alto per evitare di smontare gli albumi. Sarebbe meglio che qualcuno vi aiutasse a setacciare la farina nella ciotola mentre voi ripiegate l’impasto il meno possibile.
Versate il composto in una teglia per ciambellone, quella con il tubo al centro, non usate olio o grasso. La teglia deve essere molto pulita, perché i grassi e i detergenti sono nemici della schiuma.
Infornate per 30-35 minuti a 190°C finché toccando la superficie questa risulta elastica. Alcune ricette consigliano una temperatura più bassa, 165°C, sarà interessante sperimentare su questo punto tenendo conto che le proteine dell’albume denaturano completamente a 85°C, la temperatura superiore a i 100°C è necessario per fare evaporare l’acqua che trasformandosi in vapore fa gonfiare la torta.
Dopo la cottura la teglia con il dolce deve essere capovolta per evitare che il dolce possa collassare. Interessante il consiglio di Peter Barham che, in genere per le torte, suggerisce di lasciarle cadere un paio di volte da un’altezza di circa 30 cm perché le grosse bolle d’aia racchiuse all’interno possano suddividersi in piccole bolle che più difficilmente determinano il collasso della struttura dopo che l’aria si ritira in seguito al raffreddamento.
Il dolce deve essere rimosso solo quando è completamente freddo staccandolo dalle pareti e dal tubo centrale con un coltello.
Fonte: http://innovidea.org
Immagini: innovidea.org – buttalapasta.it – tasteofhome.com