Ogni genitore, zio, educatore o babysitter lo sa: salvo felici eccezioni, far mangiare ai bambini le verdure sembra spesso un’impresa da supereroi. L’obiettivo è sempre lo stesso: educare i bambini e i ragazzi a un’alimentazione bilanciata e sana, oltre che al gusto per la varietà e la buona cucina.
E di educazione alimentare c’è ancora molto bisogno. In Italia, secondo i dati del progetto «Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni», resi noti a fine 2010, emerge che il 23% dei ragazzi è in sovrappeso e l’11 per cento obeso. Un terzo dei bambini non fa colazione o mangia in maniera inadeguata, la metà consuma bevande zuccherate o gassate nell’arco della giornata e un quarto non mangia quotidianamente frutta e verdura. Quasi la metà dei bambini ha la televisione in camera e un quinto pratica sport per meno di un’ora a settimana.
Alcuni recenti studi hanno studiato se e come il comportamento di mamme e papà all’ora della pappa influenzi la propensione futura dei piccoli a mangiare frutta e verdura, e la lezione risultante appare chiara: le pressioni portano a poco, spesso a un rifiuto, mentre il vero asso nella manica sono l’indulgenze e soprattutto il buon esempio. Vedere che quotidianamente a tavola si assaporano con gusto colorati piatti vegetariani è la miglior persuasione possibile.
Ecco qualche suggerimento utile:
- Offrire piatti piacevoli alla vista ma semplici, i bambini amano poco i “pasticci”
- Proporre forme e colori divertenti e creative
- Preferire verdure tenere e non troppo cotte, meglio se ancora croccanti, cotte al vapore o crude
- Se non vuole la frutta, proporgli frullati, magari camuffati nello yogurt; se non vuole le verdure preparare passati, minestroni, polpette e quiche
- Non allarmarsi né dare premi né punizioni associate al cibo: funziona poco
- Non obbligarlo a mangiare per forza
- Mangiare insieme, con la famiglia intorno al tavolo, magari chiacchierando senza la tv accesa.
- Ricordarsi che l’esempio di ciò che assaporano gli adulti vale più di mille prediche
- Farsi aiutare dal bambino a preparare e cucinare gli alimenti
- Sfruttare le esperienze collettive, come il pasto all’asilo o a scuola, oppure il pasto con fratelli e cuginetti: molto del gusto dei piccoli e della loro capacità di accettare nuovi sapori dipende dal gusto dei suoi coetanei.
Fonte: Fondazione Umberto Veronesi
Immagini: bambinopoli.it