20 ottobre: Giornata Mondiale contro l’Osteoporosi

L’osteoporosi si può definire come un disordine delle ossa scheletriche caratterizzato dalla compromissione della robustezza dell’osso che predispone ad un aumento del rischio di frattura e questo ne è l’aspetto più importante soprattutto per l’alto numero dei casi colpiti nella popolazione adulta.

Il ruolo esatto dell’osteoporosi nell’etiologia delle fratture deve peraltro ancora essere determinato con precisione. Infatti la resistenza dell’osso ai traumi riflette l’integrazione tra due fattori: la densità ossea e la qualità ossea.

  • La densità ossea è espressa in grammi di minerale per area ed è determinata, in ogni individuo, dal picco di massa ossea raggiunto e dalla quantità di osso perso.
  • La qualità dell’osso fa riferimento complessivamente all’architettura, al turnover, alla somma dei danni sofferti e alla mineralizzazione.

E’ oggi ampiamente accettato che l’osteoporosi non è solo conseguente alla perdita ossea che accade con l’avanzare dell’età. Un individuo che non raggiunge un picco ottimale di massa ossea durante l’infanzia e l’adolescenza, può infatti sviluppare osteoporosi senza che vi sia una accelerata perdita ossea in età adulta. Nello sviluppo dell’osteoporosi una crescita ossea sub-ottimale nelle prime fasi della vita deve così essere considerata importante tanto quanto la perdita di massa ossea che si verifica in età adulta.

I range raccomandati di calcio e di esposizione al sole sono i seguenti:

osteoporosi

Durante la gravidanza, in particolare durante il terzo trimestre, occorre ulteriormente aumentare l’apporto di calcio (400 mg/die) in modo da assicurare al feto un rifornimento minerale di almeno 200 mg/die. Ciò corrisponde alle necessità della donna che allatta, confermando le notevoli analogie di fabbisogno tra la donna gravida e la nutrice.

Parola d’ordine: PREVENIRE

La prevenzione delle fratture associate all’osteoporosi è un obiettivo che, ove raggiunto, permette non solo di migliorare la qualità della vita delle singole persone ma anche alla riduzione drastica di costi sociali e di economia sanitaria. La prevenzione in questo ambito
può e deve essere orientata su due obiettivi diversi ma correlati:

  • prevenzione dell’osteoporosi,
  • prevenzione delle fratture in pazienti con osteoporosi.

Grazie alla migliore comprensione delle cause, alla facilità di accesso alla diagnosi ed alla possibilità di trattamento prima che si manifestino le fratture oggi è possibile una reale prevenzione dell’osteoporosi e delle complicanze ad essa associate. Va innanzitutto ribadito il fatto che la salute dell’osso è un processo che deve svilupparsi durante tutta la vita sia nei maschi che nelle femmine. Costruire un osso forte e sano durante l’infanzia e l’adolescenza può costituire la migliore difesa allo sviluppo di osteoporosi. I passi chiave che si dovrebbero perseguire a tutte le età per ottenere una valida prevenzione dell’osteoporosi possono essere così riassunti:

  1. seguire una dieta bilanciata ricca di calcio e vitamina D
  2. praticare esercizio fisico in relazione al peso corporeo
  3. seguire stili di vita sani (senza alcol nè fumo nè droghe)
  4. quando appropriato, eseguire esami per definire la densità; minerale ossea ed  eventualmente sottoporsi alle terapie del caso.

Fonte: http://www.salute.gov.it
Immagini: www.my-personaltrainer.it – www.girlpower.it – www.domusmedica.org

 

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